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Via Di Bartolo: il museo all’aperto sta per aprire

Manca ormai pochissimo all’apertura al pubblico del  museo all’aperto della necropoli in via Di Bartolo. Di fatto, in questi giorni sono in corso i lavori per la musealizzazione dell’area.

Le tombe (una decina in tutto) sono emerse due anni fa, durante i lavori di installazione della fibra ottica condotti dall’azienda Open Fiber, e risalirebbero all’età arcaica compresa tra il VI e il VII secolo a.C. La medesima azienda, in accordo con la Soprintendenza dei Beni Culturali di Caltanissetta, ha deciso di  finanziare il progetto che renderà il sito fruibile agli abitanti di Gela e ad eventuali turisti.

“Con i lavori di musealizzazione di Gela – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – la Sicilia si esprime, in senso letterale, come Museo a cielo aperto. La necropoli di Gela, al di là dell’importanza che assume sotto il profilo storico, riveste un grande valore in quanto espressione della collaborazione pubblico privato. L’iniziativa, fortemente voluta dalla Soprintendente dei Beni culturali di Catanissetta, Daniela Vullo, realizza a pieno la volontà del governo regionale di rendere sempre più accessibile e condiviso il patrimonio culturale della Sicilia”.

Il metodo di sepoltura da loro utilizzato viene definito ad Enchytrismòs e consiste nel deporre il corpo dell’infante in posizione rannicchiata dentro a un vaso in terracotta (pithos) o a un’anfora (hydria). Tra i ritrovramenti, una coppa su piede di tipo proto-corinzio, deposta durante un rito funebre che ha previsto la macellazione e la cottura di animali grossa taglia, ed un’olpe, ovvero una brocca con corpo allungato.  Alcune tombe contengono corpi di bambini di tenerissima età.

Nello specifico, i lavori nei cantieri in corso comprendono l’areazione adeguata al mantenimento dei reperti, l’illuminazione e la copertura della superficie con lastre trasparenti per consentire il passaggio ai pedoni. Verrà, inoltre, installato un totem che conterrà tutte le informazioni necessarie sul sito.

Soddisfatta anche la Soprintendente Daniela Vullo che nel ringraziare l’ing. Clara Di Stefano, Regional Manager per la Sicilia di Open Fiber, evidenzia: “sono molto soddisfatta dell’esito della collaborazione con l’Open Fiber che ha accolto con slancio la richiesta di finanziare e realizzare la musealizzazione della necropoli confermando di voler assolvere l’impegno assunto con i cittadini di Gela di rendere fruibile il sito. Una decisione maturata grazie anche alle numerose pressioni della cittadinanza sulla mancata visibilità in loco dei numerosi ritrovamenti archeologici.

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