A Carramatta

14 enero 2019
giochi antichi

La rubrica dedicata ai giochi di una volta nasce con l’intento di far conoscere ai più giovani come, i propri genitori, trascorrevano piacevoli giornate, ricorrendo a giochi semplici che, ahimè, rischiano di perdersi nella memoria.

Quando gli smartphone o i tablet non erano ancora nati, i ragazzi trascorrevano ore e ore per le strade, in compagnia di combriccole di amici, all’insegna del sano divertimento.

Si ricorreva a giochi semplici, giochi realizzati con materiale povero, giochi scaturiti dalla fervida fantasia.

Ci si divertiva così, all’aperto, senza spendere soldi, senza distinzione di ceti, socializzando tutti, dando sfogo a tutte le irrequietezze e ricercando quella libertà che nelle case non si poteva certamente avere.

Sarebbe auspicabile far conoscere ai ragazzi di oggi i giochi semplici del passato, e poter far rivivere così le emozioni dei vecchi e sani giochi di una volta!

Oggi ci faremo un bel giro a bordo di una veloce “carramatta”

Ricordo ancora la quiete delle prime ore pomeridiane, che veniva rotta dal grido “Pistaaaaa” e subito dopo si vedevano sfrecciare gruppi di ragazzini a bordo delle loro “carramatte”.

La cosa più appassionante era cimentarsi a costruire da soli la propria “carramatta” cercando di renderla più stabile e veloce possibile. La “carramatta” era un veicolo molto facile da costruire, piuttosto rudimentale, formata semplicemente da alcune tavole di legno e tre cuscinetti. La base si otteneva assemblando quattro o cinque tavole e, a questa, sì fissava, nella parte posteriore, un manico di scopa sistematicamente rubato alle mamme.
All’estremità del manico, a sua volta, venivano fissati due cuscinetti.
Successivamente si procedeva a realizzare lo sterzo utilizzando una tavola più larga della base di circa 20 cm per lato, fissata anteriormente tramite un perno centrale che consentiva di sterzare. Sotto lo sterzo, in posizione centrale, erano fissati due cugni, ovvero spessori di legno e, tra questi, alloggiato un cuscinetto inserito nel manico della scopa.
La nostra “carramatta”, dunque, era pronta a scendere in pista e a darsi battaglia cercando le discese più impervie!!!
Lunghe e numerose sono state le scorribande in “carramatta” fatte insieme ai miei amici!
Era un gioco che stimolava la creatività e anche un sano spirito di competizione.
Si tornava, a volte, a casa con qualche ginocchio sbucciato o con qualche danno alla “carramatta” ma sempre entusiasti e desiderosi di riprendere l’indomani la gara e magari vincerla!!!

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