Gela. La storia narra che anche Re Gustavo di Svezia trascorresse qualche giorno di mare nel tratto di spiaggia dello storico stabilimento balneare de La Conchiglia. Alla fine degli anni Cinquanta e negli anni Sessanta il lido La Conchiglia, soprannominato “Perla del Mediterraneo”, visse il periodo di splendore. Meta di migliaia di turisti siciliani e non e centro di attività culturali, musicali e di spettacolo.

I migliori artisti sono passati da quel locale, dai Pooh a Mina, da Celentano a Domenico Modugno e Gianni Morandi, da Mike Bongiorno a Pippo Baudo. Oggi la Conchiglia è un rudere su cui pende una ordinanza di demolizione, ma tornerà a vivere gli anni d’oro grazie ad un’ opera teatrale che sarà portata sul palco del teatro Eschilo il 7 Luglio dalla compagnia di Stefano Rizzo. L’opera “Profumo di ginestre”nasce dall’ispirazione dell’omonimo libro di Franco Città pubblicato nel 2011.

Un viaggio nel tempo che trasporterà gli spettatori negli anni 60, agli inizi del boom economico che investì la città.

La conchiglia, simbolo di Gela ormai caduta nel degrado e nell’abbandono rivivrà i sul palco un pezzo di storia della nostra città, quando era la location più gettonata per matrimoni e serate danzanti ed i gelesi di ogni età godevano della sua particolare collocazione sul mare.