Sabato 22 febbraio alle ore 19:00, il giornalista e scrittore Giuseppe Bascietto sarà alla libreria “Orlando” di Gela per presentare il suo libro Stidda – l’altra mafia raccontata dal capoclan Claudio Carbonaro.

 Un memoriale di tragici avvenimenti tra il giornalista freelance e il suo mancato carnefice. Nel 1988, infatti, Bascietto aveva denunciato i fratelli Carbonaro collegandoli a una serie di omicidi, e in particolare alla strage di Gela ai danni del clan Rinzivillo-Madonia.
Ciò lo portò nel mirino della “Stidda”, la cosiddetta “quinta mafia” e per questo fu costretto ad allontanarsi da Vittoria, sua città natale, fino al 1993, anno in cui cominciarono gli arresti.

Nel 2009, l’ex capoclan Claudio Carbonaro responsabile di 130 omicidi, divenuto ormai collaboratore di giustizia ha cercato nuovamente il giornalista, ma stavolta per raccontargli la sua storia. Una raccolta di memorie durata sette anni e raccolta in un libro pubblicato lo scorso dicembre. Un reportage divulgativo e ben dettagliato pieno di nomi, luoghi e fatti poco conosciuti.

Da un lato Cosa Nostra, che poteva intimorire lo Stato, ma di certo non intimoriva la Stidda, la stella, che faceva concorrenza senza troppe difficoltà. Le reclute erano ragazzini al di sotto dei 15 anni e li addestravano, attraverso crudeli metodologie, all’omicidio a sangue freddo e al non avere rimorsi.

Giuseppe Bascietto viene proprio a Gela, lo stesso luogo in cui si è consumato uno degli avvenimenti più sanguinosi degli anni ‘90, a raccontare dei suoi fautori.

Erika Pelligra

“Amante della musica, del cinema e della natura. Ciò che non riesco a dire a voce lo scrivo”