Macchitella, un luogo di speranza.

4 Maggio 2023
notizie

Chiunque da piccolo abbia vissuto nei quartieri più vecchi di Gela ricorderà forse la magia, quella sensazione di festa e di spensieratezza delle domeniche trascorse a Macchitella. Prima di andare a pranzo dai nonni, spesso si faceva un giro con mamma e papà e si stava tra i “muretti” e la villa dell’Auriga, dove ci si divertiva un mondo. Per noi bimbi di Gela, andare a Macchitella era come andare in un’altra città. E in un certo senso, è davvero così.

Macchitella negli anni Nessuna descrizione della foto disponibile.

Nato negli ’60 come area urbana sé stante per i dipendenti dello stabilimento petrolchimico (molti dei quali non-gelesi), negli anni a seguire è diventato a tutti gli effetti un quartiere di Gela. Ad oggi sono nate zone residenziali ancora più moderne ed esteticamente all’avanguardia, ma a farci preferire Macchitella non sono i singoli dettagli ma una visione d’insieme non facilmente riscontrabile altrove. Una realtà che conta circa 9000 abitanti, ben più vasta di quella percepibile da un bambino. Nessuna descrizione della foto disponibile.

Maratona di Carnevale in viale Cortemaggiore, 2018 – foto di Francesco Cerniglia

Per noi bimbi, Macchitella era quel posto pieno di alberi, di aiuole e gioco. A sentirne il nome, pensiamo alle sorprese nelle patatine, al gelato, alle giostre a gettoni, al giornaletto in edicola. E ai giri in bici, ai pattini e al monopattino nella villa, con quella fontana dove si spera di trovare i pesci. A quella giostra che ancora oggi suona Ti voglio bene Denver. Ai muretti e alla villa ci si andava vestiti di Carnevale a Carnevale, e a Natale ci si faceva la foto con la statua di Babbo Natale. Si conoscevano altri bambini e alcuni erano più fortunati perché a Macchitella ci abitavano e quindi ci stavano ogni giorno.

Certamente, come ogni centro popolato non è immune a degrado e criticità. Malgrado ciò, sarebbe incorretto dire che nessuno si attivi mai per trovare delle soluzioni. La verità è che Macchitella continua a occupare un spazio speciale anche nel cuore degli adulti, oltre ad essere apprezzata da chi viene a visitare Gela.

Risorse naturali e decoro urbano

Sul lato estetico sono due le cose da subito individuabili: l’abbondanza di verde pubblico e l’architettura omogenea delle abitazioni, tutte a facciata completa. Inoltre, tra viale Cortemaggiore e via Mazara del Vallo si trova una pista ciclabile nel mezzo di un’incantevole polmone verde in cui fare due passi. Ma il suo più grande punto a favore rimane la spiaggia, posta nella macchia mediterranea (da cui prende il nome) e che solo questo ne fa il tratto più bello del nostro litorale.

Un luogo di aggregazione

Anche l’aspetto sociale gioca un ruolo chiave. Macchitella è nata dalle sue stesse fondamenta, senza il peso di un passato glorioso da dover rivendicare. Non è nata stanca, ma costruendo da zero. A partire da quelle che erano le sale del dopolavoro, nel corso degli anni l’operato di imprenditori, commercianti, associazioni culturali e oratori parrocchiali e gruppi scout hanno creato spazi aggregativi che accolgono tutti quei ragazzi che vogliono cimentarsi negli sport e nelle discipline artistiche, o per coloro che vogliono fare da spettatori. Basti pensare che il cineteatro Antidoto per alcuni anni è stato l’unico spazio in cui poter guardare un film appena uscito. Al tempo stesso, il quartiere ha saputo offrire nuovi spazi ai bambini, installando due parchi giochi  che negli ultimi anni sono stati resi inclusivi.

2018 – rassegna musicale organizzata da un’associazione culturale grazie all’appoggio di commercianti di Macchitella e di alcuni sponsor gelesi.

Non è da tralasciare l’identità che hanno saputo costruirsi le attività commerciali della zona. Ad oggi, tutti i bar ormai sono divenuti locali storici e al passo coi tempi, sempre pronti a rinnovarsi. Di fatto, Macchitella è uno dei posti migliori in cui mangiare una crepes, un gelato, fare aperitivo o bere una birra. Nel corso degli anni, è stata più volte location di manifestazioni artistiche e musicali che hanno attratto pubblico e turisti. Occorre dire che le stesse sono state rese possibili dagli stessi investimenti dei commercianti, nelle vesti di piccoli imprenditori. 

Un luogo per tutti

C’è poi quello strano fenomeno antropologico, che vuole che nelle serate estive Macchitella sia eccessivamente popolata dalla movida. Tuttavia, di giorno e per tutto il resto dell’anno rimane il paradiso degli introversi, sebbene non venga mai dimenticata. Del resto, si tratta del posto del qui e ora, che di tanto in tanto volge uno sguardo al domani. 

Alcuni diranno che ovunque si nasconde della polvere sotto al tappeto, ma è innegabile l’impatto socio-culturale che questo quartiere ha avuto sulla città che senza di esso sarebbe diversa. Di certo, questo punto di ritrovo  offre un certo senso di appartenenza. Per quanto possa avere un margine di miglioramento, questo particolare posto ci ha fatti sempre sentire un passo più vicini alla speranza di un futuro migliore.

 

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