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Banco digitale, un’iniziativa di solidarietà

7 Novembre 2020
notizie

Una lodevole iniziativa lanciata dall’avvocato Francesco Giocolano, quella di istituire un “banco digitale” a favore degli studenti con difficoltà materiali nel seguire le lezioni online.

Sul modello del banco alimentare, che ha la funzione di raccogliere cibo e beni di prima necessità per i più bisognosi, così il banco digitale dovrà fornire connessione, computer e tutto l’occorrente per la didattica a distanza.  “In un contesto economico difficile come quello cittadino – ha spiegato Giocolano alle testate locali – le spese per la didattica a distanza non sempre sono alla portata di tutti. Servono pc e tutto il necessario per avere un collegamento diretto con le lezioni, oltre alle connessioni internet. Istituendo un punto di raccolta di materiali da donare, a cominciare dai computer, chi si trova in difficoltà potrebbe avere la dotazione indispensabile, assicurando ai figli il pieno diritto all’istruzione. Ci sono tanti privati cittadini ma anche aziende che si trovano nelle condizioni di donare pc e altri sistemi informatici. Un banco dove raccoglierli, sul modello dei banchi alimentari, potrebbe essere istituito dal Comune. Credo che ancora per i prossimi mesi, la didattica a distanza sarà una realtà nelle scuole e quindi c’è bisogno di organizzarsi in tal senso. A nessuno deve essere negato il diritto allo studio e alla conoscenza”.

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Sono tanti i disagi causati dalla pandemia del Covid-19. Uno di questi riguarda gli studenti di scuole e università, costretti ad adottare la didattica a distanza. In particolar modo, vi sono famiglie in condizioni economiche precarie, sprovviste di connessione internet o di device (PC, tablet ecc.) insufficienti in numero tale che ogni membro possa adempiere ai propri compiti nello stesso momento. È possibile, ad esempio, che vi siano figli che frequentano classi diverse ma dispongano di un solo computer per seguire le lezioni, o anche che il computer serva a uno dei genitori per motivi di lavoro.

A credere fortemente in quest’idea è stata Ade, amministratrice della pagina satirica Se i quadri potessero parlare gelese. Attraverso un post della pagina, si è appellata all’imprenditore Maurizio Melfa affinché si aprisse a una collaborazione con l’avvocato Giocolano per concretizzare il progetto. L’imprenditore ha accolto la proposta lanciata da Ade e si è riunito in videoconferenza con Giocolano, Orazio Trainito, Francesco Barone e Francesco Sferrazza. Si attendono i prossimi sviluppi.

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