Quando Natale vuol dire inclusione. Le iniziative dei gelesi per i detenuti.

23 Dicembre 2021
notizie

Il periodo natalizio altro non è che un’occasione in più per i gelesi per mostrare il loro animo solidale, che non dimentica anche chi non può godere a pieno della propria libertà. In particolar modo, alcune comunità si sono interessate ai detenuti del carcere, affinché loro possano sentirsi parte della società e avvertire l’atmosfera del Natale.

Una di queste iniziative coinvolge diversi fioristi della città, in accordo con il cappellano della Casa Circondariale di Contrada Balate fra’ Emanuele Artale. L’iniziativa dal titolo “Colora la vita” ha visto gli aderenti portare in dono delle stelle di Natale ai detenuti, cosicché l’atmosfera natalizia possa arrivare anche in un luogo di sofferenza come il carcere.

Questo semplice ma importante gesto di solidarietà, dimostra la sensibilità e l’attenzione dei fioristi verso coloro che per varie ragioni sono lontani dalle proprie famiglie e private della loro libertà. La struttura penitenziaria è adesso abbellita con questi fiori dal colore rosso vivo. Oltre a voler condividere la gioia e l’armonia delle feste, chi li ha donati intende anche infondere calore e coraggio nell’animo umano di chi sta contando una pena, ma anche del personale che lavora nella struttura carceraria.

Ma i fioristi non sono stati gli unici a fare un piccolo gesto per includere questa categoria. Anche la comunità di Sant’Egidio, attiva dal 2012, ha colto l’occasione per organizzare un pranzo di Natale all’interno della Casa Circondariale. Un gesto di inclusione, che diventa ancora più significativo in un anno reso difficile dalla pandemia in corso. Nel corso dell’anno, i detenuti sono stati coinvolti in attività ricreative. Nel corso di quest’anno, sono stati creati degli oggetti realizzati a mano per i piccoli, alcuni dei quali sono stati donati a istituti che accolgono bambini con situazioni particolari, mentre altri potranno essere donati ai familiari dei detenuti stessi.

Tanta gratitudine e gioia da parte di chi è stato oggetto di interesse di queste iniziative, che li fa sentire meno emarginati e più vicini alla società, nell’attesa di un futuro riscatto.

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